La vicenda del trasferimento dell’Archivio di Stato di Messina continua a sollevare preoccupazione in tutta la città. In un momento tanto delicato per il patrimonio culturale messinese, anche la FAPI – Federazione Autonoma Piccole Imprese – scende in campo per esprimere una posizione netta e responsabile.
Il presidente nazionale della FAPI, Gino Sciotto, si dice pienamente favorevole alla proposta della Camera di Commercio di mettere a disposizione dell’Archivio di Stato alcuni locali dell’ente camerale, evitando così il trasferimento a Catania.
“Siamo davanti a una questione che riguarda l’identità stessa della nostra città – sottolinea Sciotto – l’Archivio di Stato non è un semplice deposito di carte, ma la memoria viva di Messina, della sua storia, delle sue famiglie, delle sue imprese e delle sue istituzioni. Sosteniamo con convinzione l’idea di utilizzare i locali della Camera di Commercio come sede alternativa: una soluzione concreta, immediata e logisticamente adatta per evitare che questo patrimonio inestimabile venga sradicato dal suo territorio. Peraltro, l’Ente Camerale ha tanti locali vuoti e non più utilizzati. E’ la soluzione più logica e utile”.
La FAPI ribadisce infine la necessità che tutte le forze sociali, politiche e culturali della città facciano fronte comune per impedire quello che sarebbe un vero e proprio scippo identitario. Messina merita rispetto. E l’Archivio deve restare a Messina. Inoltre, per la Fapi, appare altrettanto importante fare ogni sforzo per potenziare l’organico della Camera di Commercio di Messina e per garantire che tale ente torni pienamente a svolgere le funzioni istituzionali per cui è stato creato. Restituire centralità e operatività alla Camera di Commercio di Messina significherebbe rafforzare il tessuto economico e produttivo locale, offrendo servizi più efficaci alle imprese e contribuendo concretamente allo sviluppo del territorio.
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