Fase Due, ma molti potrebbero non riaprire. È la prospettiva delineata dal presidente nazionale della Fapi Cesac Gino Sciotto. Sulla decisione di molti potrebbe pesare il clima di forte incertezza per le piccole e medie imprese di commercio e turismo. “Anche con una ripartenza graduale a partire dal 4 maggio – spiega Sciotto – pubblici esercizi, attività ricettive, commercianti non alimentari e ambulanti potrebbero decidere di non aprire. Troppo forte la crisi che si delinea senza reali prospettive di ripresa. “Servono misure governative a lungo respiro per assicurare liquidità alle imprese. Sono necessarie – per il presidente Sciotto – forme di indennizzo a fondo perduto commisurati al valore dei mancati redditi, e protocolli chiari da adottare dopo il 4 maggio, senza la grande confusione che regna oggi”.

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